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La datio in solutum di un bene immobile richiede la forma scritta
- 11/04/2022
La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 10933 del 5 aprile 2022 ha ritenuto che, nel caso in cui le parti abbiano simulato una compravendita immobiliare, volendo in realtà realizzare un trasferimento immobiliare con funzione solutoria, la datio in solutum, quale negozio dissimulato, è sottoposto alla forma scritta a pena di validità e non può, dunque, essere provato a mezzo di interrogatorio formale.
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Il Consiglio di Stato ribadisce i limiti di applicabilità del soccorso istruttorio
02/05/2024Il Consiglio di Stato, Sez. V, con la sentenza del 12 febbraio 2024, n. 1372, resa in materia di contratti di appalto, ha statuito che “in sede di gara pubblica non è consentito il soccorso istr...
La Stazione Appaltante gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle offerte tecniche
18/04/2024Il Consiglio di Stato, sez. V, con la sentenza del 27 febbraio 2024, n. 1911, resa in materia di gare d’appalto, ha riaffermato che “la valutazione delle offerte e, del pari, l'attribuzione dei...
- 15/04/2024
La Corte di Cassazione, con la sentenza del 20 marzo 2024, n. 7329, resa in materia bancaria, ha stabilito che “negli accordi di conto corrente bancario, l’estratto di saldo conto ha efficacia ...