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Concordato di ristrutturazione dei debiti: il silenzio del creditore secondo la Cassazione

  • 22/05/2023

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 13877 del 19 maggio 2023, ha ritenuto non validamente espresso il dissenso dell’Agenzia dell’Entrate Riscossione rispetto alla proposta di concordato di ristrutturazione dei debiti di una società. I giudici ermellini hanno statuito, infatti, che l'Agenzia dell'Entrate Riscossione agisce quale mero nuncius dell'ente impositore titolare del credito, avendo l'onere di documentare la volontà di quest'ultimo. Sennonché, in mancanza di qualsivoglia prova al riguardo, l'eventuale dissenso espresso dalla ridetta Agenzia non può considerarsi concretamente riconducibile agli effettivi titolari dei corrispondenti crediti, i quali devono pertanto intendersi come rimasti inerti, ai sensi dell'art. 11, comma 1, l. n. 3/2012. In tale ipotesi opera la regola del silenzio-assenso.

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