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Appalti pubblici. La recente sentenza del Consiglio di Stato n. 1998 del 20 marzo 2020.
- 30/03/2020
Il Consiglio di Stato, con recente sentenza del 20 marzo 2020, n. 1998 si è pronunciato in merito alla correzione dell’errore materiale nell’offerta affermando che, in materia di gare d’appalto, grava sull’offerente l’obbligo di presentare un’offerta certa, seria, completa ed immodificabile, e che il concorrente è gravato dall’obbligo di diligenza ex art. 1176 c.c. e sussiste nei suoi confronti il principio di autoresponsabilità, non potendo liberamente modificare quanto dichiarato in sede di gara adducendo errori “di distrazione”, in quanto al momento della presentazione, l’offerta si cristallizza e, quindi, non può essere variata. Per poter eccezionalmente ammettere la sua correzione per un asserito errore materiale, è necessario che vi sia la prova certa che si tratti effettivamente di un refuso, dovendo escludersi che attraverso tale stratagemma possa addivenirsi alla modifica dell’offerta, in violazione del principio della par condicio tra i concorrenti.
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Il Consiglio di Stato ribadisce i limiti di applicabilità del soccorso istruttorio
02/05/2024Il Consiglio di Stato, Sez. V, con la sentenza del 12 febbraio 2024, n. 1372, resa in materia di contratti di appalto, ha statuito che “in sede di gara pubblica non è consentito il soccorso istr...
La Stazione Appaltante gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle offerte tecniche
18/04/2024Il Consiglio di Stato, sez. V, con la sentenza del 27 febbraio 2024, n. 1911, resa in materia di gare d’appalto, ha riaffermato che “la valutazione delle offerte e, del pari, l'attribuzione dei...
- 15/04/2024
La Corte di Cassazione, con la sentenza del 20 marzo 2024, n. 7329, resa in materia bancaria, ha stabilito che “negli accordi di conto corrente bancario, l’estratto di saldo conto ha efficacia ...