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La datio in solutum di un bene immobile richiede la forma scritta

  • 11/04/2022

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 10933 del 5 aprile 2022 ha ritenuto che, nel caso in cui le parti abbiano simulato una compravendita immobiliare, volendo in realtà realizzare un trasferimento immobiliare con funzione solutoria, la datio in solutum, quale negozio dissimulato, è sottoposto alla forma scritta a pena di validità e non può, dunque, essere provato a mezzo di interrogatorio formale.

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