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Sul riparto dell’onere della prova in materia di responsabilità sanitaria. La sentenza della Corte di Cassazione n. 5128 del 26 febbraio 2020.

  • 02/03/2020

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 5128 del 26 febbraio 2020 è tornata a pronunciarsi sul riparto dell’onere della prova in materia di responsabilità sanitaria, statuendo che, ove sia dedotta una responsabilità contrattuale della struttura sanitaria per l'inesatto adempimento della prestazione sanitaria, il danneggiato deve fornire la prova del contratto e dell'aggravamento della situazione patologica (o dell'insorgenza di nuove patologie per effetto dell'intervento) e del relativo nesso di causalità con l'azione o l'omissione dei sanitari, restando a carico dell'obbligato la prova che la prestazione professionale sia stata eseguita in modo diligente e che quegli esiti siano stati determinati da un evento imprevisto e imprevedibile.

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