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Prova del contratto dissimulato: la confessione non può supplire alla mancanza del requisito formale della controdichiarazione scritta

  • 23/05/2022

La Corte di Cassazione, sez. II, con sentenza del 5.4.2022, n.10933, in tema di simulazione relativa oggettiva ha ritenuto che, ai fini della prova del contratto dissimulato che avrebbe dovuto rivestire forma scritta "ad substantiam", deve escludersi che la confessione possa supplire alla mancanza del requisito formale rappresentato dalla controdichiarazione scritta, necessaria per il contratto diverso da quello apparentemente voluto. (Nella specie, la S.C. ha cassato con rinvio la sentenza della corte territoriale che, sulla base della confessione della parte, aveva ritenuto provata la dissimulazione di una datio in solutum immobiliare di cui non vi erano gli elementi nel contratto di compravendita immobiliare asseritamente simulato).

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