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Nuove norme europee che facilitano i procedimenti di insolvenza transfrontaliera

  • 03/07/2017

Lunedì scorso, le nuove norme in materia di procedure di insolvenza transfrontaliere, proposte dalla Commissione nel 2012 e adottate dai legislatori dell'UE nel 2015, sono entrate in vigore in tutta l'Unione europea.

 

Il regolamento si concentra sulla risoluzione dei conflitti di giurisdizione e di leggi nei procedimenti di insolvenza transfrontaliera. Garantisce anche il riconoscimento in tutta l’UE delle sentenze legate all'insolvenza.

 

Le principali caratteristiche delle nuove regole sono:

 

• applicazione di una più ampia gamma di procedure nazionali di ristrutturazione: certi tipi di procedure nazionali di ristrutturazione moderni ed efficienti non potevano essere utilizzati in casi transfrontalieri. Sarà ora possibile utilizzare i moderni procedimenti di ristrutturazione nazionali per salvare le imprese o recuperare denaro da debitori in altri paesi dell'UE;

• maggiore certezza del diritto e garanzie contro il turismo fallimentare: se un debitore si trasferisce poco prima della presentazione della domanda di insolvenza, il giudice dovrà esaminare attentamente tutte le circostanze del caso per vedere che il trasferimento è autentico e non approfittare di regole più favorevoli di fallimento;

• maggiori probabilità di salvataggio delle imprese: le nuove regole evitano "procedimenti secondari" (procedimenti avviati da tribunali in un paese dell'UE diverso da quello in cui si trova la sede legale della società);

• procedure di insolvenza di gruppo: le nuove regole introducono un quadro per le procedure di insolvenza di gruppo;

• interazione tra i registri di insolvenza: entro l'estate del 2019 vi sarà un'interconnessione a livello europeo di registri elettronici nazionali di insolvenza.

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