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Nullità virtuale del contratto ed efficacia confessoria delle dichiarazioni in esso contenute

  • 28/09/2020

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 22 settembre 2020, n. 19755 ha stabilito che la nullità del contratto per contrarietà a norme imperative ne travolge le clausole, ma non le eventuali dichiarazioni di scienza o di volontà in esso contenute. La Suprema Corte, nel caso deciso dalla sentenza, ha ritenuto che la dichiarazione di nullità di un contratto di vendita non travolge di per sé sola gli effetti confessori della dichiarazione in esso inserita, con cui, nel caso di specie, il venditore riconosceva di avere incassato il prezzo e, conseguentemente, detta dichiarazione, ancorché inserita in un contratto dichiarato nullo, può costituire prova dell'avvenuto pagamento nel giudizio di restituzione dell'indebito conseguente alla dichiarazione di nullità.

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