News
Nel contratto di leasing traslativo è valida la clausola che, in caso di risoluzione, consente al cedente di trattenere i canoni scaduti e quelli non ancora maturati
- 25/10/2021
La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 28022 del 14.10.2021 ha confermato la decisione delle Sezioni Unite della medesima Corte in tema di leasing espressa con la sentenza n. 2061 del 28.1.2021.
La clausola con cui, in caso di risoluzione per inadempimento dell’utilizzatore, si attribuisce al concedente la possibilità di pretendere i canoni già scaduti e quelli non ancora maturati, previa detrazione del valore di mercato del bene oggetto del contratto al momento della risoluzione, è valido. Ciò in quanto la legge consente alle parti di disciplinare ex ante gli obblighi restitutori e risarcitori e, in particolare, gli artt. 1526 c. 2 e 1382 c.c. consentono alle parti, rispettivamente, di prevedere che i canoni già pagati dall’utilizzatore restino acquisiti al concedente a titolo di equo indennizzo e di predeterminare la quantificazione del danno. Nulla vieta che il danno sia quantificato in misura pari ai canoni ancora non maturati. Inoltre, la previsione della detrazione del valore di mercato del bene al momento della risoluzione impedisce che il concedente possa ricavare dall’inadempimento un vantaggio maggiore rispetto a quello derivante dalla regolare esecuzione del contratto. In ogni caso la stima del bene da portare in detrazione deve essere effettuata nel rispetto delle regole di correttezza e buona fede.
NEWS
- 14/03/2024
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza 13.12.2023, n. 34889, resa in materia di contratti e finanziamenti bancari, ha stabilito il seguente principio di diritto "le intese vietate ai sensi dellâ...
- 12/03/2024
La Corte di Cassazione, con la sentenza del 26 febbraio 2024, n. 5068, ha stabilito che “Il trasferimento di un atleta professionista da una società sportiva ad un'altra, dietro corrispettivo ...
Serviti telefonici: per la Cassazione è illegittima la fatturazione a 28 giorni
29/02/2024La Corte di Cassazione, Sez. III, con la sentenza del 15.2.2024, n. 4182, ha stabilito che "Costituisce pratica ingannevole e quindi vietata quella da parte dell'operatore telefonico che stabilisce...