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Gli elementi contrastanti con la ricostruzione del Fisco impongono un adeguato obbligo motivazionale
- 13/02/2018
La Corte di Cassazione, nella Sentenza n. 2935 del 7 febbraio 2018, ha esaminato il ricorso contro la decisione che aveva ritenuto fondata una contestazione dell’Agenzia delle Entrate relativa all’omessa dichiarazione, da parte di alcuni contribuenti, delle plusvalenze derivanti da una cessione d’azienda.
I contribuenti avevano però fatto valere che, alla data della ipotizzata cessione, la presunta cedente cessava la propria attività , mentre la presunta acquirente non era ancora costituita. Inoltre, nel rapporto di locazione in cui era parte la presunta cedente, non era subentrata la presunta acquirente.
La Corte di Cassazione ha dunque accolto il ricorso dei contribuenti, in quanto la sentenza impugnata non aveva neppure fatto cenno a quegli elementi, da loro evidenziati, che erano potenzialmente idonei a smentire la ricostruzione offerta dall’Agenzia delle Entrate.
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La Stazione Appaltante gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle offerte tecniche
18/04/2024Il Consiglio di Stato, sez. V, con la sentenza del 27 febbraio 2024, n. 1911, resa in materia di gare d’appalto, ha riaffermato che “la valutazione delle offerte e, del pari, l'attribuzione dei...
- 15/04/2024
La Corte di Cassazione, con la sentenza del 20 marzo 2024, n. 7329, resa in materia bancaria, ha stabilito che “negli accordi di conto corrente bancario, l’estratto di saldo conto ha efficacia ...
- 14/03/2024
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza 13.12.2023, n. 34889, resa in materia di contratti e finanziamenti bancari, ha stabilito il seguente principio di diritto "le intese vietate ai sensi dellâ...