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Il Consiglio di Stato, con la sentenza del 13 agosto 2019 n. 5702, ha precisato i confini dell’ammissibilità dell’istanza di accesso civico agli atti, in un caso in cui la richiesta del privato era finalizzata ad ottenere copia di tutte le licenze commerciali rilasciate dal Comune.

Ad avviso del Supremo Consesso, la disciplina dell’accesso civico deve essere applicata secondo il criterio della buona fede, di modo che l’esercizio del diritto non aggravi l’operato della P.A., e nel rispetto del limite imposto della tutela alla riservatezza dei dati personali di terzi; per questo motivo il diniego all’accesso, nel caso in esame, è stato considerato legittimo.