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Le clausole “claims made” cosiddette pure sono valide e non vessatorie
- 03/01/2018
La Corte di Cassazione, con Ordinanza n. 27867 del 23 novembre 2017, ha precisato che le clausole claims made cosiddette pure sono tendenzialmente meritevoli di tutela in quanto comportano vantaggi e svantaggi reciproci.
Infatti, da un lato, non sono coperti quei fatti che si verificano durante la vigenza del contratto, ma la cui richiesta di risarcimento interviene dopo la scadenza del contratto stesso. Dall’altro lato, sono invece coperti quei fatti che si verificano prima della stipula della polizza, sempreché la richiesta di risarcimento intervenga durante la vigenza del contratto.
Tali clausole non sono dunque vessatorie e non devono essere specificamente approvate per iscritto.
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Serviti telefonici: per la Cassazione è illegittima la fatturazione a 28 giorni
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