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La Corte Costituzionale valuterà l’ammissibilità della proposta referendaria concernente la responsabilità solidale negli appalti privati

  • 19/12/2016

Con comunicato del 13 dicembre scorso, la Corte Costituzionale ha annunciato che, nella camera di consiglio fissata per l’11 gennaio 2017, valuterà l’ammissibilità delle proposte referendarie concernenti l’abrogazione di disposizioni in materia di licenziamenti illegittimi, di disposizioni in tema di lavoro accessorio (voucher), nonché dell’art. 29, comma 2, del D. Lgs. 10 settembre 2003, n. 276.

Quest’ultima previsione trova applicazione nell’ambito degli appalti (privati) di opere o di servizi. Essa statuisce che, salvo espressa deroga contenuta nella contrattazione nazionale, il committente è tenuto in solido con l’appaltatore al rispetto degli obblighi retributivi, previdenziali ed assicurativi in favore del lavoratore. In ogni caso, il committente beneficia dell’obbligo della preventiva escussione del patrimonio dell’appaltatore.

La proposta referendaria mira quindi ad espungere la possibilità di deroga alla responsabilità solidale tramite contrattazione nazionale, nonché l’obbligo della preventiva escussione del patrimonio dell’appaltatore, rispetto a quello del committente. In sostanza, la proposta intende ripristinare il principio di una responsabilità solidale inderogabile e piena tra committente ed appaltatore.  

Ove la Camera di Consiglio valuti la proposta ammissibile, gli elettori saranno chiamati a pronunciarsi in una data compresa tra il 15 aprile 2017 e il 15 giugno 2017.

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