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La contestazione disciplinare non è generica se consente al lavoratore di difendersi in merito agli addebiti
- 23/07/2018
Con Sentenza 18 aprile 2018, n. 9590, la Corte di Cassazione ha precisato che il requisito della specificità della contestazione disciplinare è finalizzato unicamente a consentire al lavoratore di comprendere gli addebiti contestati e, quindi, di difendersi in modo completo. Per tale ragione, la genericità della contestazione non può mai essere invocata nei casi in cui il dipendente sia comunque posto nelle condizioni di esercitare il proprio diritto di difesa.
Il caso posto all’attenzione della Corte riguardava un dipendente cui veniva contestato lo svolgimento di una non meglio precisata attività extra lavorativa. Cionondimeno, ha osservato il Supremo Collegio, il lavoratore era perfettamente consapevole di quale attività si facesse questione e, a riprova di ciò, si era adeguatamente difeso nel merito.
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La Stazione Appaltante gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle offerte tecniche
18/04/2024Il Consiglio di Stato, sez. V, con la sentenza del 27 febbraio 2024, n. 1911, resa in materia di gare d’appalto, ha riaffermato che “la valutazione delle offerte e, del pari, l'attribuzione dei...
- 15/04/2024
La Corte di Cassazione, con la sentenza del 20 marzo 2024, n. 7329, resa in materia bancaria, ha stabilito che “negli accordi di conto corrente bancario, l’estratto di saldo conto ha efficacia ...
- 14/03/2024
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza 13.12.2023, n. 34889, resa in materia di contratti e finanziamenti bancari, ha stabilito il seguente principio di diritto "le intese vietate ai sensi dellâ...