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Inammissibile il giuramento sulla risoluzione del preliminare
- 02/01/2019
La Corte di Cassazione nella Sentenza n. 30446 del 23 novembre 2018 ha stabilito che il giuramento decisorio non può essere ammesso per provare la risoluzione consensuale di un preliminare di compravendita immobiliare, perché anche tale contratto è soggetto al requisito della forma scritta ad substantiam.
Ad avviso dei Giudici di legittimità, l’articolo 2739 del codice civile prevede che il giuramento non possa essere riferito o deferito “[…] sopra un contratto per la validità del quale sia richiesta la forma scritta”.
La Corte di Cassazione ha, pertanto, ritenuto che anche in caso di risoluzione consensuale di un contratto riguardante il trasferimento, la costituzione o l'estinzione di diritti reali immobiliari, tale atto è soggetto al requisito della forma scritta ad substantiam non soltanto quando il contratto da risolvere sia definitivo, ma anche quando sia preliminare.
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La Stazione Appaltante gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle offerte tecniche
18/04/2024Il Consiglio di Stato, sez. V, con la sentenza del 27 febbraio 2024, n. 1911, resa in materia di gare d’appalto, ha riaffermato che “la valutazione delle offerte e, del pari, l'attribuzione dei...
- 15/04/2024
La Corte di Cassazione, con la sentenza del 20 marzo 2024, n. 7329, resa in materia bancaria, ha stabilito che “negli accordi di conto corrente bancario, l’estratto di saldo conto ha efficacia ...
- 14/03/2024
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza 13.12.2023, n. 34889, resa in materia di contratti e finanziamenti bancari, ha stabilito il seguente principio di diritto "le intese vietate ai sensi dell...