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Appalti pubblici: la lunghezza delle operazioni di gara non vizia la procedura
- 26/03/2018
Il principio di continuità delle operazioni di gara può essere derogato in presenza di situazioni che impediscano l’esaurimento delle operazioni di gara in una sola seduta, sempreché, ovviamente, sia garantita la segretezza e l’integrità delle offerte.
Con Sentenza n. 1335 del 5 marzo 2018, il Consiglio di Stato ha precisato che la lunghezza delle operazioni di gara, così come, peraltro, l’insufficiente verbalizzazione delle operazioni finalizzate alla custodia dei plichi contenenti le offerte, non possono automaticamente viziare l’intero procedimento.
Il partecipante che intenda contestare la non trasparenza della procedura e/o la (presunta) manomissione dei plichi, dunque, deve porre a fondamento di tale sue asserzioni circostanze ed elementi tali da incidere, effettivamente, sulla genuinità della selezione.
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- 14/03/2024
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- 12/03/2024
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Serviti telefonici: per la Cassazione è illegittima la fatturazione a 28 giorni
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