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Anche l’Italia si appresta a recepire la Direttiva sul diritto d’autore: in arrivo maggiore concorrenza tra società di collecting

  • 20/02/2017

La direttiva 2014/26/Ue ha lo scopo di armonizzare la gestione dei diritti d’autore, in modo da garantire più efficienza e trasparenza da parte delle società di collecting nei confronti dei loro associati, introducendo anche una maggiore liberalizzazione.

L’articolo 5 del testo comunitario, infatti, prevede che l’autore possa concedere in gestione i propri diritti ad un organismo di gestione collettiva, a propria scelta, indipendentemente dallo Stato membro di nazionalità, di residenza e di stabilimento dell’organismo di gestione collettiva o del titolare dei diritti.

Una previsione, questa, che difficilmente si concilia con l’esclusiva gestione dei diritti d’autore prevista nel nostro Paese, con l’articolo 180 della legge 633 del 1941, alla Siae.

Lo schema di D.lgs, recante attuazione della Direttiva sopracitata, il 10 febbraio scorso, ha ricevuto il parere favorevole della Commissione Istruzione pubblica e beni culturali del Senato.

Il D.lgs, una volta approvato, non inciderà sul monopolio della gestione dei diritti d’autore in ambito nazionale, ma darà la possibilità per l’artista di rivolgersi, quando le opere sono eseguite o riprodotte all’estero, ad un altro organismo di gestione collettiva.

Dunque, se non in ambito nazionale, almeno in ambito, europeo sarà garantito una maggiore libertà di scelta per garantire i propri diritti.

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